Figura 1.
Andamento delle
segnalazioni UFO nel Vicentino
N.B.: Naturalmente per gli anni non rappresentati, non significa
che vi sia stata necessariamente un?assenza di segnalazioni o
mancanza di avvistamenti; ma semplicemente potrebbe essere che al
CUN non sia pervenuta alcuna segnalazione da parte degli
interessati per i più disparati motivi: desiderio di privacy,
paura del ridicolo, segnalazioni ad altre associazioni ufologiche,
ecc.
O semplicemente mancanza di investigazioni in loco da parte degli
inquirenti, con conseguente ?dubbiosità? del caso ?
Figura 2.
Andamento delle
segnalazioni UFO in Italia.
Sono stati presi in considerazione
solo gli anni in cui si è verificata una segnalazione a Vicenza.
Figura 3.
I dati del 2007 sono purtroppo ancora in fase di analisi e per
ora non disponibili, in quanto l?annata è ancora in corso
Figura 5. Rapporto fra gli avvistamenti a Vicenza e l'asse Schio, Thiene Asiago.
Figura 6.
Massime intensità macrosismiche nei comuni vicentini: la porzione
geografica delimitata in rosso ed a forma di stivale, in alto, è
il comprensorio di Asiago; quelle evidenziate sotto al centro
della cartina sono, da sx a dx, le zone di Schio, Thiene e Vicenza
(cartina concessa gentilmente come
informativa da una ditta del NordEst)
d
Figura 7.
Probabile spostamento delle faglie durante l?orogenesi
lessinea: schizzo di M. Pellegrin sulla base del disegno di O. De
Pretto (1921) commentato e pubblicato sul testo ?Geologia della
provincia di Vicenza? - M. Arcaro e F. Cocco, Ed. Riverd
UFOs NEL TRIANGOLO VICENTINO:
ALLA RICERCA DI MINERALI?
UN'ANALISI STATISTICA DEGLI
AVVISTAMENTI DEI FENOMENI AEROSPAZIALI
NON IDENTICATI NEL VICENTINO
di Mirko Pellegrin
L'alta concentrazione di avvistamenti UFO avvenuti durante gli
ultimi anni in tutto il Veneto, mi ha posto dinnanzi ad una domanda:
perché alcune zone sono considerate "calde" dal punto di vista
ufologico? Ribadiamo che per "zona calda", si intende un luogo in
cui si denota un"alta presenza di segnalazioni "UFO". A tal
proposito, essendo interessato alla situazione della mia città, ho
voluto effettuare un"analisi sulle statistiche delle segnalazioni di
carattere ufologico che riguardano principalmente Vicenza,
formulando un"ipotesi di studio alternativa alle solite, basate
sulla casualità dei dati. Come punto di partenza ho utilizzato le
segnalazioni della regione Veneto, estrapolando poi quelle relative
alla città di Vicenza e provincia; il tutto recuperando i dati utili
presso il sito http://web.interpuntonet.it/cunrdb (CUN Riviera del
Brenta, oggi non più attivo), integrandoli con alcuni presenti
su "UFO: scacchiere Italia", R. Pinotti ed. Nuovi misteri
Oscar Mondadori, con altre segnalazioni pervenute al CUN VICENZA (www.vicenzaufo.tk),
ponendo così le basi per lo sviluppo della mia ricerca. Come
doverosa premessa bisogna dire che i dati in mio possesso non sono
completi e definitivi, essendo il 2007 ancora in corso. Detto
questo, passiamo all"analisi statistica inserendo in ascissa (asse
delle X) gli anni ed in ordinata (asse delle Y) il numero delle
segnalazioni; si ottiene questo istogramma: figura 1.
Se si mette a confronto il grafico ottenuto con quello
relativo alla situazione Italiana (aggiornata però solo al 2006"),
si può stabilire con evidenza che l"andamento locale rispecchia
pressoché la situazione nazionale, se si escludono alcune annate
(1991, 1993, 1994,2001). Ed ecco qui a lato (figura 3), rapportate
le statistiche dei grafici precedenti, sottoforma di dati numerici.
A sinistra sono rappresentati gli anni degli avvistamenti o, meglio,
delle segnalazioni pervenute al Centro Ufologico Nazionale; al
centro della tabella il numero delle segnalazioni avvenute a Vicenza
e provincia; a destra, in fine, le segnalazione pervenute al CUN
interessanti tutto il territorio nazionale. I dati relativi a
quest"ultima colonna sono stati tratti dall"ottimo libro del Dottor
Roberto Pinotti, Presidente del Cun, "Oggetti Volanti non
Identificati", edito da Oscar Mondadori (Nuovi Misteri),
aggiornamento al precedente "UFO: Scacchiere Italia", e dal sito
nazionale del CUN (www.cun-italia.net).
I dati del 2007 sono purtroppo ancora in fase di analisi e
per ora non disponibili, in quanto l"annata è ancora in corso.
A questo punto, lavorando solamente sui dati interessati al
vicentino e cartina geografica alla mano, si sono voluti
segnare i punti in cui si sono verificati gli avvistamenti più
significativi a partire dal 1954, anno della prima segnalazione
pervenuta, fino ad oggi (marzo 2007).
Ed ecco il risultato ottenuto: figura 4.
E' evidente che la distribuzione della casistica ufologica
appare concentrata in determinati punti specifici: Thiene, Schio,
Asiago (N.B. Con quest"ultima località si intende tutto il
comprensorio detto dei SETTE COMUNI). Naturalmente in questi paesi
sono inclusi anche i loro comprensori e relative frazioni. Nella
mappa chiaramente sono state omesse le località e le segnalazioni
che non interessano ai fini del nostro studio. Detto ciò, si possono
raffrontare le segnalazioni di tutta Vicenza con quelle delle zone
"calde" sopra indicate. Su un totale di 59 segnalazioni, pervenute
in tutta la città e provincia, ben 27 sono distribuite fra le tre
frazioni in oggetto di studio; con un rapido calcolo matematico
possiamo vedere che oltre il 45% della casistica di Vicenza si
concentra nella zona a noi interessata. Vorrei precisare che NON
SONO STATE PRESE IN CONSIDERAZIONE LE SEGNALAZIONI RELATIVE A
SEMPLICI LUCI, QUELLE DUBBIE O PER "SENTITO DIRE"?. Questo per
ottenere una casistica certa e ben delineata, che sia all"interno di
ben determinati parametri certi (per quanto si possa ritenere
"certo? un particolare dato in materia ufologica!).
Perché? Tentiamo dunque delle analisi, basandoci su alcune
considerazioni, senza avere la pretesa di arrivare a conclusioni
definitive.
Vediamole assieme.
Si sono verificate alcune caratteristiche generali che alcuni
studiosi ritengono molto spesso, a torto o a ragione, elementi
riconducibili ad una massiccia presenza di fenomeni ufologici. La
prima cosa verificata è stata la SITUAZIONE MILITARE; ma sotto
questo punto di vista, non è stata riscontrata la presenza di grosse
installazioni militari (se non alcune dimesse da molti anni). A
detta di molti ricercatori nazionali e di fama mondiale questo
potrebbe essere un fattore che attira i presunti Ufo. Ma pare non
essere il nostro caso. Ritengo dunque, questo possa essere un
elemento da scartare.
Un'altra ricerca effettuata è stata quella della presenza o meno di
CENTRALI ELETTRICHE, ma anche in questo senso si riscontra l'assenza
di installazioni atte alla produzione di energia. Dunque ritengo
anche questa un'ipotesi da scartare.
E che dire dell'IDROGRAFIA? La situazione idrografica delle località
in oggetto non giustifica una presenza massiccia di concentrazione
Ufo. Se si esclude il fiume Leogra, non esistono corsi d'acqua
estremamente significativi.
Allora la mia attenzione si è spostata in un'altra direzione:
il FATTORE SISMICO. Molti ricercatori hanno effettuato studi sulla
relazione UFO-sismicità; i risultati ottenuti sono stati
interessanti ed intriganti. Un esempio è la relazione del dott.
Pattera sulla situazione venuta a crearsi a Sassalbo, dove la
presenza di oggetti volanti non identificati pareva concentrarsi in
aree a rischio sismico medio alto? Ho voluto verificare la
situazione sismica di Schio, Thiene ed Asiago e collegatomi al sito
internet del SERVIZIO SISMICO NAZIONALE (www.dsnt.it/index.html) ho
indirizzato la ricerca su Vicenza e dintorni. Come si può ben vedere
dalla cartina sottostante, i Paesi interessati appartengono ad aree
di intensità Macrosismica medio-bassa (dati su base annua). Da
tenere presente che la cartina sottostante, è aggiornata all'anno
2002; in ogni caso non ritengo un problema tale fonte in quanto
stiamo parlando di una materia che non risulta suscettibile di
costanti aggiornamenti, se non con cadenze quinquennali o più.
Ritengo dunque, che questa ipotesi non sia da prendere in
considerazione alla luce dei dati in mio possesso, anche se in un
futuro mi riserbo di approfondire la questione.
Un altro elemento da non trascurare, ritengo sia la questione
delle cosiddette LINEE SINCRONICHE. Anche in questo senso,
alcuni ufologi ritengono valida l'ipotesi di "corridoi
preferenziali", sfruttando le linee sincroniche della
Terra. Per una corretta analisi della questione in oggetto ho
interpellato il Dottor Giorgio Pattera (CUN Parma), il quale mi ha
confermato la totale assenza del passaggio di "linee sincroniche" a
Vicenza e provincia. Ci troviamo dunque, ancora una volta, davanti
ad un elemento da escludere.
A questo punto, ho voluto provare ad indirizzare le mie
indagini verso un ulteriore fattore ritenuto in alcuni casi
particolarmente importante; la STORIA. La mia attenzione è caduta al
punto di vista storico geografico dell?ambiente che circonda queste
località. Il quadro che mi si è presentato è risultato decisamente
interessante? Infatti a Schio, più precisamente in zona Magrè, sono
stati rinvenuti negli anni diversi insediamenti umani che risalgono
al Paleolitico Superiore; ci troviamo dunque davanti ad aree di
insediamenti preistorici importanti per il culto della Dea REITIA,
divenuta successivamente Diana per i Romani. Inoltre tutta la zona
boschiva, chiamata Tretto, era sacra, ma ancora oggi è pervasa da
uno strano alone di misticismo. Stando ad alcune persone del luogo,
pare che essa sia tutt'oggi ricca di leggende antiche ma anche zona
di frequenti e strani "incontri" (folletti, diavolo, ecc.)? Non
ultimo, nei pressi di Schio esiste un luogo, Poleo, in cui alcuni
veggenti asseriscono di vedere la Beata Vergine Maria. Una zona
interessante, non c'è che dire! Ma pure ad Asiago, la situazione non
è molto diversa: sono stati rinvenuti reperti databili a circa
12.000 anni fa, e come se non bastasse la zona era considerata
"luogo sacro" già da allora (anche attualmente il luogo è
considerato sacro, vista la presenza del grande Ossario &
Sacrario, che accoglie le spoglie dei caduti durante i conflitti)?
Inoltre, la presenza di uno dei più importanti osservatori
astronomici d?Italia, rende questa cittadina ancora più interessante
ai fini della nostra ricerca. Quest?ultimo punto, potrebbe spiegare
il motivo di così tante segnalazioni ufo provenienti da Asiago; è
possibile che grazie alla costante osservazione del cielo da parte
degli astronomi (o semplici appassionati?), si osservino e segnalino
fenomeni considerati al di fuori dei normali schemi dell'Astronomia.
E questo potrebbe segnare un punto a favore delle numerose
segnalazioni in luogo.
Avendo però ben presente la zona in questione, soprattutto quella di
Schio, ero anche a conoscenza della presenza di alcune cave di
pietra. Mi sono recato sul posto per effettuare alcune verifiche;
desideravo capire se in qualche maniera questa concentrazione di
cave aveva una relazione con quello che andavo cercando. Grazie
all?aiuto di alcuni abitanti del posto, sono venuto a conoscenza di
alcune di esse, alcune ancora attive, altre abbandonate. Ad una
ricerca più approfondita, grazie ai volumi "GUIDA AI MINERALI"
Fratelli Fabbri Editori- AA.VV., ed "I MINERALI DALLA A ALLA Z"-
Peruzzo Editore- AA.VV., sono venuto a conoscenza che Schio e
tutto il suo comprensorio è indicato come un grosso centro di
raccolta di minerali ed è abbastanza conosciuto tra gli appassionati
di questa ricerca, tanto da essere definito come "il miglior
distretto metallifero". Colpito da questa novità, ho ricercato
allora quali minerali fossero maggiormente presenti in loco e,
sempre grazie all?aiuto dei volumi sopra citati, ho stilato una
lista fra quelli più presenti:
SIDERITE, carbonato di ferro;
PIRITE, bisolfuro di ferro;
LIMONITE, idrossido di ferro;
ILMENITE, ossido di ferro e titanio (minerale magnetico);
GALENA, solfuro di piombo e argento;
PIROLUSITE, biossido di manganese;
BLENDA, atomi di zinco e zolfo;
JOHANNSENITE, calcio e manganese;
BARITE, solfato di bario.
Note a margine dei suddetti volumi riprendevano alcuni
trattati storici in cui risulta che la Repubblica di Venezia trasse
per secoli da queste zone, argento, ferro, piombo e zinco necessari
al suo fabbisogno. Se si presta attenzione alle caratteristiche dei
minerali sopra elencati, si nota che la maggior parte richiama un
elemento comune: il ferro!
Inoltre da quest'ultima si nota la numerosa presenza di minerali
interessanti ed "appariscenti" (o luminescenti). Con tale termine si
indicano quei minerali che hanno la caratteristica di "emettere"
luce nel momento in cui viene loro conferita energia mediante
procedimenti particolari. In altre parole, quando l?emissione
dell'irraggiamento luminoso avviene mediante radiazioni
elettromagnetiche ad onda corta , essi divengono fluorescenti (in
presenza costante e continua di una fonte di luce) oppure
fosforescenti (fanno luce anche dopo aver "tolto" la fonte
luminosa); col riscaldamento del campione si ha invece la
termoluminescenza; ed infine con lo strofinamento o la percussione
otteniamo l'effetto di triboluminescenza?
Un esempio ne è la PIRITE; essa, secondo un Geologo, esperto
in mineralogia da me interpellato, sarebbe composta da due atomi di
zolfo e da sei atomi di ferro. Assumerebbe alla luce
riflessa (dunque siamo in presenza di un minerale LUMINESCENTE)
una colorazione bianco tipo la crema; è un minerale paramagnetico,
buon conduttore e termoelettrico, che mediante percussione produce
odore di zolfo?
Dunque, potei azzardare un'equazione; se ferro = magnetismo,
potrebbe essere che magnetismo = UFO? Potrebbe essere la forte
concentrazione di questo materiale una concausa delle numerose
segnalazioni pervenute durante gli anni in suddetta area? L'idea che
presunti Ufo siano attratti da zone in cui si riscontra un?alta
presenza di "sostanze ferrose", non è nuova; se ad esempio questi
presunti oggetti non identificati utilizzassero dei campi magnetici
per effettuare i loro spostamenti, questo potrebbe spiegare il
perché questa zona è così ?calda? in fatto di avvistamenti?
Ho voluto approfondire la questione dal punto di vista scientifico.
Mi sono così rivolto ad un Ingegnere, il Dottor P. M. di Vicenza (
ho omesso il nome completo per sua volontà, visto la carica che
detiene presso una nota e grande impresa vicentina): egli mi ha
fatto da tramite con un noto e stimato professionista della
provincia di Vicenza, il Dottor Geologo M. ed entrambi mi
hanno confermato la presenza di Pirite in quantità elevata nella
conformazione del terreno di Schio. Il Geologo ha riferito che
la zona in questione risulta essere piuttosto interessata da
"correnti libere di magnetismo", derivate proprio dalla interazione
dell'ambiente con la presenza del suddetto minerale. La zona
maggiormente interessata risulta essere quella dei Tretti (o bosco
del Tretto). A questo punto, l'ipotesi formulata, cioè che una
concentrazione di minerali a base di ferro possa portare
all'equazione ferro = magnetismo è pressoché scontata; pare inoltre
che da analisi svolte dal Dottor M., per conto di una ditta di
costruzione, eseguita circa 7,8 anni fa, abbiano evidenziato
un'elevata concentrazione elettromagnetica presente nell'aria delle
zone su indicate...
A questo punto mi chiedo se l'odore di "zolfo" che molti
avvertono dopo il passaggio di alcuni oggetti volanti non
identificati potrebbe essere in qualche modo in relazione con alcuni
minerali presenti in loco (Pirite, Siderite,). Oppure derivato dello
sfruttamento dei minerali come elementi di alimentazione energetica?
Potrebbe essere infatti un qualche risultato di interazione dell'UFO
con il terreno contenente determinati minerali ? Non dimentichiamo
che in alcune note fotografie di UFO, si nota un fascio luminoso
scendere dall?oggetto verso terra: correlazione con una possibile
ricerca di minerali ferrosi?
Approfondendo la ricerca in questa direzione mi sono imbattuto, in
modo quasi casuale in un libro di geologia scritto a quattro mani da
M. Arcaro e F. Cocco, edizioni RIVER, dal titolo "Geologia della
provincia di Vicenza" in cui si evidenziava una spaccatura (faglia),
o meglio una sorta di incontro di faglie nel sottosuolo scledense,
guarda caso proprio sotto il paese di Poleo! Per la precisione si
parla "di probabile spostamento delle faglie durante l'orogenesi
lessinea" secondo un'ipotesi formulata nel 1921 da De Pretto O. e
ripresa dagli autori del libro. Per orogenesi si intende l'origine
delle montagne, l'insieme cioè delle fasi che portano alla
formazione delle catene montuose. Qui di seguito riporto la scheda
in oggetto in cui si può vedere come le due faglie, segnate con
linea nera continua, si incrocino a Poleo di Schio...
Ricordo che per "faglia" si intende una "frattura della
superficie terrestre con dislocazione, cioè scorrimento di un bordo
rispetto all'altro". Si tratta quasi sicuramente di pura casualità,
ma come non pensare al misticismo religioso e all?alta
concentrazione di casi Ufo della zona?
Si badi bene: sto semplicemente formulando un?ipotesi; e come tutte
le ipotesi, può essere smentita anche in modo clamoroso. Ma, si sa,
formulare teorie (talvolta pure azzardate?) porta ad un dialogo fra
ricercatori estremamente costruttivo.
Per la riproduzione del suddetto articolo scrivere a:
mirpelle@interfree.it
http://digilander.libero.it/mirkopellegrin/
Bibliografia aggiornata il 29 Luglio 2007 su richiesta di M.
P., l'autore dello scritto.www.vicenzaufo.tk
BIBLIOGRAFIA
Ufo: scacchiere Italia, R. Pinotti, ed. Ocar Mondatori
http://web.interpuntonet.it/cunrdb
SERVIZIO SISMICO NAZIONALE (www.dsnt.it/index.html)
www.vicenzaufo.tk (sito ufficiale del Cun Vicenza)
?Ufo a Sassalbo (e dintorni?).? Relazione del Dottor
Giorgio Pattera a Montebelluna, 2001
GUIDA AI MINERALI - Fratelli Fabbri Editori- AA.VV.
I MINERALI DALLA A ALLA Z - Peruzzo Editore- AA.VV.
Il Veneto, paese per paese, Ed. Bonechi editore Colloquio personale col Dottor Ingegner P.M. di Vicenza
Geologia della provincia di Vicenza, M. Arcaro - F.
Cocco, ed. River
Il Giornale di Vicenza, 19 febbraio 2003
Aggiornamento di impaginazione dello scritto e delle
immagini: Aprile 2009
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