PRIMI INDIZI DELL'ESISTENZA DI NIBIRU
TRACCE DELLA CONOSCENZA DEL
PIANETA X NEL MONDO SCIENTIFICO UFFICIALE
di Luca Scantamburlo
Come più volte ribadito dal direttore della nostra rivista nonché
Presidente del Centro Ufologico Nazionale (che mastica l'ufologia da
decenni), il fenomeno UFO è prettamente un fenomeno d'intelligence e
non, aggiunge il sottoscritto, un semplice fenomeno naturale
riproducibile in laboratorio. Ma che dire al riguardo dell?esistenza
del dio-pianeta Nibiru degli antichi Sumeri, corpo planetario più
grande della Terra che attraverserebbe una volta ogni 3600 anni
circa il Sistema Solare secondo un orbita molto eccentrica ed
inclinata di alcune decine di gradi sull'eclittica?
Se la possibile visita sul nostro pianeta di velivoli
extraterrestri costituisce ovvia materia di sicurezza nazionale
(violazione non autorizzata dei cieli da parte di specie aliene
invasive e potenzialmente pericolose anche dal punto di vista
biologico, come già ben sottolineato dall?Ordine Esecutivo sulle
?Specie Invasive? firmato dal presidente Bill Clinton il 3 febbraio
1999, che alla Sezione 1 parla proprio di ?Alien Species?[1]),
dovrebbe essere legittimo interrogarsi su come sia possibile il
silenzio da parte della comunità scientifica astronomica su un
presunto oggetto celeste della Fascia di Edgeworth-Kuiper davvero di
considerevoli dimensioni e prossimo al suo perielio (e
conseguentemente perigeo), probabilmente lo stesso oggetto di cui
parla l?orientalista Zecharia Sitchin. Ammesso che esso sia già
stato individuato da terra, presso siti osservativi civili, oltre
che dai telescopi orbitali all?infrarosso.
Ebbene, a parte gli studi teorici condotti dall?astronomo Robert Sutton Harrington (21
Ottobre 1942 - 23 gennaio 1993) [2] del Naval
Observatory degli Stati Uniti d?America, ufficialmente a
caccia di un cosiddetto Pianeta X (o Decimo Pianeta del Sistema
Solare) responsabile delle perturbazioni gravitazionali di Urano e
Nettuno, troviamo un piccolo aiuto in un poco noto film di
fantascienza americano diretto da Rudolph Maté e prodotto nel 1951
dal celebre George Pal, lo stesso di La
Guerra dei mondi; s?intitola When
Worlds Collide (in italiano Quando
i
mondi si scontrano) e tratta proprio l?arrivo nel nostro
Sistema Solare dallo spazio remoto di ben due corpi (la stella
Bellus e Zyra, suo pianeta compagno) che minacciano l?umanità a
causa delle gigantesche forze di marea gravitazionale esercitate sul
nostro pianeta. L?incipit della datata ma ancora oggi efficace
pellicola (vinse un Oscar per gli effetti speciali) mostra proprio
il problema politico generato dalla sensazionale scoperta
astronomica dei mondi intrusi. Ed infatti la scienza è prassi
sociale, ci ricorda il francese Morin; pertanto la sua divulgazione
e la sua attività più in generale sono influenzate da tutta una
serie di fattori che apparentemente sembrano esulare dalla
metodologia e dalla preparazione scientifica tout court, ma che in
realtà la condizionano profondamente[3].
In When Worlds Collide
la scoperta degli oggetti celesti in rapido avvicinamento alla Terra
ed in rotta di collisione con essa avviene in Sud Africa (presso il
Mount McKenna Observatory) e viene inzialmente mantenuta segreta
dagli stessi astronomi (nel film coordinati dal Dr. Hendron,
personaggio di fantasia), sbigottiti e profondamente turbati per le
implicazioni che essa comporta.

Ci chiediamo: cosa accadrebbe se l?anomala rilevazione
strumentale dell?anno 1983 effettuata dal satellite-telescopio IRAS
avesse veramente dato il la a tutta una serie di attività
d?intelligence nello spazio, cioè a missioni classificate targate
NASA, CIA ed NSA, inclusa la presunta missione Siloe del
Vaticano? È verosimile pensare che qualcuno dei più
sofisticati siti astronomici di terra, in almeno uno degli emisferi,
abbia una parte del personale che è informato almeno sommariamente,
se non addirittura coinvolto nell?osservazione strumentale, sulla
questione del Decimo Pianeta. Che alcuni di essi siano dunque già
stati allertati, catechizzati nel mantenere la riservatezza e
segretamente seguano, per quanto è possibile, l?avvicinarsi del
Pianeta X il quale (secondo gli antichi testi sumeri tradotti da
Sitchin) sarebbe inclinato sul piano dell?eclittica di una trentina
di gradi?
Andiamo avanti nella nostra disamina: esistono altri indizi,
oltre alla già citata identificazione dell?IRAS nel lontano 1983 e
comunicata in conferenza stampa dal JPL della NASA?
Il clima geo-politico da allora è molto cambiato; Ronald
Reagan fu presidente degli Stati Uniti d?America dal 1981
al 1989, mentre Michail Sergeevi?
Gorbaciov lo fu per l?URSS dal 1985 al 1991, e non credo
sia un azzardo affermare che la fine del bipolarismo potrebbe essere
stata addirittura innescata dalla notizia di una minaccia aliena
(vedi in proposito le sibilline parole di ?pianeta alieno? e
?minaccia aliena proveniente dal di fuori di questo mondo?
pronunciate pubblicamente e proprio da Reagan rispettivamente il 4
dicembre 1985, in un liceo del Maryland, ed il 21 settembre 1987
alla 42° Assemblea Generale delle Nazioni Uniti, a New York).
Ma non è tutto. Addirittura il Presidente Gorbaciov così si
espresse il 17 febbraio 1987 di fronte al Comitato Centrale del
Partito Comunista, al Gran Palazzo del Cremlino:
?Al nostro incontro di
Ginevra, il Presidente americano ha detto che se la Terra
affrontasse un?invasione da parte degli extraterrestri, gli Stati
Uniti e l?Unione Sovietica unirebbero le loro forze per respingere
una tale invasione. Non discuterò l?ipotesi, sebbene penso che sia
ancora presto per preoccuparsi di una simile intrusione??

Tuttavia l'autorevole voce dei leader politici da allora ai
giorni nostri non ha avuto seguiti. Oggi sembrano sulla via del
tramonto sia l?epoca dei grandi statisti sia quella della
trasparenza politica ed amministrativa, requisiti essenziali per il
mantenimento di un funzionale e sano ordine democratico e
costituzionale di un Paese. Oggi, probabilmente, le poche notizie
che sembrano essere trapelate sulle osservazioni scientifiche del
Decimo Pianeta di cui parlano gli antichi Sumeri sembrano dovute più
all?azione individuale di pochi addetti ai lavori (in campo
scientifico o religioso o in entrambi in casi, e che operano come
"schegge impazzite" del sistema[4]) più che ad una reale
volontà di divulgazione da parte delle autorità. Vediamo in
dettaglio le più significative in cui mi sono imbattuto.
1) Nel 1987 H.S.
Stuttman ( Westport, Connecticut, USA.) pubblica un'enciclopedia
intitolata New
Science and Invention Encyclopedia. A pagina 2488, accanto
ad un?illustrazione della sonda spaziale Pioneer 10 della NASA (la
prima sonda spaziale ad uscire dal Sistema Solare per entrare nello
spazio interstellare, proprio nel 1983 ci dice la didascalia), c?è
un diagramma che mostra l'itinerario delle due sonde Pioneer 10 ed
11. Ma contestualmente vengono rappresentati anche due oggetti
anomali: quello indicato come una stella morta ("Dead
Star"), posta a 50 miliardi di miglia, ed il Decimo Pianeta
("Tenth planet"), a 4,7
miliardi di miglia, senza tuttavia specificare di quale distanza si
tratti (perielio o afelio o distanza attuale di allora?).
Se l'oggetto alla distanza di 50 miliardi di miglia potrebbe
proprio essere l'anomalo corpo celeste individuato dall'IRAS (una
stella nana bruna o Nibiru, il dio-pianeta adorato dagli antichi
Sumeri?), che cosa dire dei dati relativi al Decimo pianeta? Da dove
saltano fuori? Si tratta di una mistificazione? Di un errore? Di uno
dei tanti oggetti della Fascia di Kuiper (ma il primo ad essere
scoperto risale però al 1992, cinque anni dopo)?
Singolare che questa illustrazione evochi il già citato film
When Worlds Collide, in cui
proprio una stella compagna del Sole ed un misterioso pianeta erano
alla base della trama.
2) Presso un sito governativo dell'Australia
deputato alla ricerca astronomica dei corpi asteroidali e cometari
in possibile rotta di collisione con la Terra (i cosiddetti NEOs,
Near Earth Objects) che costituiscono una reale minaccia per l'umanità,
c'è un'anomala didascalia che illustra una delle diverse foto del Learmonth Solar Observatory,
sulla costa occidentale australiana (http://www.ips.gov.au/IPSHosted/neo/des/overview.htm),
nato
nel 1979 e gestito dai Governi australiano e statunitense.
Il sito parla del programma di "Difesa Planetaria" (per
Planetary Defense s'intende difesa planetaria da un bombardamento
alieno, ma in senso asteroidale e cometario, non da una minaccia
aliena: ?Not from an alien aggressor? si specifica).
Uno dei sottoprogrammi si chiama, curiosamente, Project
Wormwood, che significa "Progetto Assenzio". Assenzio è
proprio uno dei termini usati nell?Apocalisse di San Giovanni e,
cosa ancora più curiosa e sinistra, il passo biblico in questione è
incredibilmente citato accanto ad una fotografia dell?osservatorio:
<<The third angel sounded his trumpet, and a great star,
blazing like a torch, fell from the sky on a third of the rivers
and on the springs of water - the name of the star is Wormwood.>>
Revelation 8:10-11.
Ecco come lo stesso passo è stato tradotto in una bibbia
italiana: "Il terzo angelo suonò
la sua tromba: e dal cielo cadde una grande stella, ardente come
una fiamma, e cadde sulla terza parte dei fiumi e sulle sorgenti
delle acque. Il nome della stella è "Assenzio" [5].
Il passo è significativo perché Nibiru nel corso del suo
attraversamento nel Sistema Solare viene descritto nelle antiche
tavolette d'argilla proprio come una stella di colore rossastro e
visibile inizialmente nei cieli australi, anche secondo gli studi
dello scomparso astronomo Robert S. Harrington, cieli verso cui
guarda proprio il Learmonth Solar Observatory.
Ancora più singolare è che il Project Wormwood sia nato,
secondo quanto è riportato on line sul sito, grazie alla generosa
assistenza del U.S. SpaceWatch
Project (un programma di monitoraggio spaziale degli
Stati Uniti), che seguì alla visita nel 2001 di due ufficiali dell'Ufficio
dell'Aeronautica Americana preposto alla ricerca scientifica: il dr.
Clifford Rhoades ed il Maggiore (Dr.) Paul Bellaire.
Ma la cosa forse ancora più sconcertante è che nel paragrafo
dedicato alle attività dell'osservatorio si dice testualmente:
"[6]Ci concentreremo particolarmente su quelle aree del cielo con
declinazione Sud di -30°?." Sembra proprio il valore di declinazione
a cui fa riferimento l'orientalista russo Z. Sitchin.
Che questo strano accostamento di sacro e profano sia un
segnale (tollerato dall?ambiente dell'intelligence e dai vertici
governativi perché ambiguo e polisemico) di qualche tecnico o
scienziato dell'osservatorio australiano che, lacerato da dubbi
analoghi a quelli di Antigone, vuole comunicare in chiave cifrata
avvertendo per quanto gli è consentito fare? Non lo sappiamo con
certezza, ma tutto il quadro da noi delineato sembra proprio puntare
verso questa ipotesi.
3) Esiste un logo della NASA chiamato PDS
(Planetary Data System)[7], sconosciuto ai più ma in ogni caso
ufficiale, che rappresenta iconograficamente l'archivio dei dati
astronomici osservativi, inclusi quelli delle missioni spaziali. Si
tratta di un globo azzurro circondato da alcune sfere diversamente
colorate, quasi che esse fossero satelliti o pianeti attorno ad un
corpo celeste privilegiato (la Terra?). Il logo è stato segnalato
dal chimico britannico Andy Lloyd
il quale sostiene la teoria secondo cui Nibiru è un pianeta che
funge da traghetto spaziale per i suoi abitanti ("ferry" lo
chiama[8]), ed il quale orbiterebbe nell?usuale senso antiorario
attorno ad una stella compagna del Sole (Dark Star Theory), e
pertanto nel transitare nel Sistema Solare sembra che esso orbiti in
senso retrogrado rispetto a noi. Anche qui, nel contesto del logo
della NASA, il colore di una delle sfere attorno a quella azzurra è
di un bel rosso vivo (proprio il colore del Decimo Pianeta descritto
dai Sumeri) e, cosa ancora più significativa, essa presenta
l'abbozzo di quella che sembra essere una coda cometaria. Semplice
coincidenza o un occulto segno lasciato dall'Ente Spaziale Americano
della conoscenza dell'imminente arrivo di Nibiru?
© Luca Scantamburlo
Aggiornamento di impaginazione dello scritto e delle
immagini: 11 Agosto 2007
[1] Documenti Presidenziali: Executive
Order 13112 del 3 Febbraio 1999, Federal Register/Vol.
64, No. 25/Monday, February 8, 1999/Presidential Documents, pagine
6183-6185.
[2] Vedi l?articolo scientifico intitolato The
location of Planet X, Autori: Harrington, R. S., Journal:
Astronomical Journal (ISSN
0004-6256), vol. 96, Oct. 1988, p. 1476-1478. E l?articolo Search
for planet X, Harrington, Robert S., Naval Observatory, Washington
, DC . In NASA, Washington , Report
of Planetary Astronomy, 1991, p 53 (vedi N92-12792
03-89), 10/1991.
[3] A questo proposito si consiglia la lettura del saggio La
struttura delle rivoluzioni scientiche, 1962, del fisico
e filosofo della scienza statunitense Thomas Kuhn.
[4] Vedi in proposito il servizio-intervista a cura di Luca
Scantamburlo ed intitolato Secretum
Omega, che contiene un?esclusiva intervista al freelancer
Cristoforo Barbato (pubblicato sul nr. 62 di Ufo
Notiziario, Aprile-Maggio 2006).
[5] La Sacra Bibbia,
pag. 1376, Edizioni Paoline, Pia Società San Paolo, Roma, 1976
[6] ?We will concentrate
particularly on those areas of the sky with declinations south
of -30 degrees? Source: www.ips.gov
[7] Fonte: http://nssdc.gsfc.nasa.gov/planetary/pdslogo.gif
[8] Lloyd si rifà al celebre saggio dello storico della
scienza italiano Giorgio Diaz De Santillana: Il
Mulino di Amleto, 1969, e riporta questa definizione di
Nibiru: ?The plain meaning of ?nibiru? is ?ferry, ferryman, ford?
? ?mikis nibiri? is the toll one has to pay for crossing the river
? from eberu ?to cross?." Fonte: http://www.darkstar1.co.uk/solution.html

Articolo originariamente pubblicato da
UFO NOTIZIARIO, Giugno-Luglio 2006, nr.63; riproduzione
on-line su gentile concessione (24 Luglio 2006)
Copyright: Luca Scantamburlo, UFO
Notiziario.
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© L. Scantamburlo - www.angelismarriti.it
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